Tassa sul lusso
Prendo spunto da quest'articolo pubblicato su L'Espresso. Onestamente, mi sembra la diretta conseguenza del primo provvedimento, che discriminava tra Sardi e "resto del mondo".
Sono Sardo e residente a Milano. Non trovavo corretta la prima stesura in quanto discriminatoria e non trovo corretta questa modifica, in quanto discriminatoria tra Sardi residenti e "resto del mondo" (me compreso).
Ci sono circa 500.000 Sardi emigrati e dubito che tutti abbiano ancora la residenza nell'isola. Tra questi, quanti erano a favore del primo provvedimento e quanti hanno cambiato parere ora che vengono toccati nel portafoglio? Ora non si tratta più di "punti di vista", come ho spesso sentito dall'entrata in vigore del balzello: si tratta di discriminazione tra Sardi residenti e non.
Non solo siamo stati costretti a lasciare l'isola per motivi di lavoro, ora siamo costretti a sopportare un'altra ingiustizia. La Sardegna diventa sempre più un sogno.
1 Comments:
Sottolineo che le più macroscopiche ingiustizie di questa assurda legge regionale colpiranno soprattutto la moltitudine dei piccoli proprietari di case che, per qualsiasi motivo, non abbiano la residenza in Sardegna, pur possedendovi la loro prima ed unica casa. Costoro non sono assimilabili nè ai pochi Briatore o Berlusconi nè ai ricchi proprietari, residenti ed esentati, dei quali il Soru è solo uno degli esempi più scandalosi.
Stupisce l'assordante silenzio dei politici e dei cittadini benpensanti su questa esosa ed iniqua tassa che neppure nel più buio medioevo sarebbe stata tollerata. Un sardo che si vergogna
By Anonimo, at 8:01 PM
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