Sardi Mondo: Ancora tassa sul lusso

Leggo con piacere che è previsto un aumento del traffico di turisti verso la Sardegna. Leggo con meno piacere le dichiarazioni dei nostri politici sull'abbandono delle nostre sponde di alcuni super-vip (Bill Gates in testa). Intendiamoci, che Bill si abbronzi in Costa Smeralda o meno, non è un fatto che cambierà le sorti turistiche dell'isola e il signor finestra non mi pagherà l'affito. Però, non riesco proprio a capire il tono di tali dichiarazioni. La mia interpretazione è la seguente: la Sardegna è come una miss che sa di essere bella e per questo non ha bisogno di essere intelligente.

Il flusso turistico aumenta: ok. Sarebbe il caso di sapere quali sono le zone che attraggono maggiormente i turisti, anche se posso indovinare. Chi sono queste persone? Vengono in Sardegna per il mare, la vita notturna, perchè "fa figo" e dato che ora c'è la tassa sul lusso "farà" ancora più "figo"?

Cerco di capire un commento lasciato da un anonimo qualche post fa e, in particolare: "E in mano a non residenti ne stimiamo adesso oltre 250 mila. Quindi non è un fatto marginale, di un paio di case. Sono 250 mila, è una parte importante del nostro tessuto economico."

Cosa significa "ne stimiamo"? "Chi" stima questi dati? Ribadisco il fatto che l'economia Sarda dovrebbe concentrarsi sullo sviluppo del comparto privato. Come? Qualche suggerimento da un turista arrivato dal Veneto (quello dei capannoni - anche qui vorrei cercare di capire): raccolta differenziata. Funzionerà? Non lo so. Certo, ragionare in questo sposta il focus dalle "case" alle persone che abitano quelle case e non solo. Orientarsi al turista per convincerlo a ritornare è un must. Vendergli la Sardegna quando si trova nel continente è un'impresa difficile, soprattutto se la nostra "comunicazione" è arrogante e fuori dal mercato.