Sardi Dentro.Com - Il blog dei (Prodotti) Sardi dentro e fuori... :-)

30 settembre 2007

Case in Sardegna

Su una rete locale ho visto la pubblicità riguardante la vendita di case nel nord Sardegna da 69.000 euro. Un sogno per tanti, un sogno farcito di stereotipi.

Lasciando perdere il continuo richiamo ai negozi di tipico artigianato Sardo, il concetto principale girava intorno alla presenza sul territorio di servizi (es. negozi), facendo quasi da obiezione preventiva allo stereotipo della Sardegna isola inospitale e piena di pecore. Dulcis in fundo, una delle protagoniste della pubblicità veniva ripresa addirittura in un distributore (ebbene si, le nostre auto non vanno a carbone) mentre faceva benzina.

E poi ci chiediamo come mai i turisti portino di tutto in Sardegna (anche l'acqua - a pacchi - non sia mai che nel deserto non si riesca a bere). Complimenti agli ideatori della pubblicità, ma soprattutto complimenti a chi lascia passare questo messaggio...

28 settembre 2007

La Tempesta

Piove. Freddo. E' tornato l'inverno.

13 settembre 2007

Cagliari - Sassari

La commessa del Mediaworld, sassarese, dice alla sua collega che tra Cagliari e Sassari esiste una rivalità storica. "I Cagliaritani sono considerati gli africani della Sardegna", dice sprezzante.

Io, per nulla affetto da campanilismo replico:" C'era più rivalità quando il Cagliari e la Torres erano in C.. poi il Cagliari è tornato in A e la Torres...."

A buon intenditor.....

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04 settembre 2007

Sardegna: Atlantide non è a casa nostra.

La Sardegna è come l’ho lasciata. Anzi, forse meglio: col tempo migliora, come il buon vino. Ho avuto la fortuna di rivedere l’interno, fatto di terre inabitate, lunghe strade tra pianure, colline montagne. Lasciare Cagliari per viaggiare a cavallo tra le (vecchie) province di Oristano, Sassari, Nuoro, suscita emozioni forti e rimembra l’orgoglio degli antichi Sardi per una terra che ha tutto. Da un certo punto di vista, possiamo senz’altro dire che vi sono tante isole all’interno dell’isola: una coesione apparente, frantumata dalle diversità di paesaggi che uniscono il nord al sud, l’est all’ovest. Ho avuto la fortuna di visitare la spiaggia di Maimone, di ritornare a Sa Mesa Longa, di rivedere i paesaggi dell’oristanese, di ripercorrere la 131 in lungo e in largo. Certi paesaggi lasciano a bocca aperta e, nei grandi altipiani dell’interno, verrebbe quasi voglia di aspettare, seduti su una sdraio, semplicemente il passare del tempo.

Le tante isole nell’isola: si riflette anche sull’aspetto economico. Aspettare 1 ora e 15 minuti per un piatto di basta con bottarga è esagerato quanto irritante, come irritante è vedere la stessa spiaggia di Maimone lasciata a se stessa. Se fosse alle Maldive, forse, sarebbe tutto un altro paio di maniche. La Sardegna invecchia come il buon vino, rimane sempre la stessa, anche dal punto di vista economico: mentre gli altri si organizzano, creano, inventano, la sensazione è sempre la stessa. Un’isola che si vanta della propria bellezza e si accontenta di quello che ha, senza rendersi conto di ciò che sta accadendo.

Non so come sarebbe vivere oggi in Sardegna. A quasi 5 anni dalla partenza, vivo questa condizione di emigrato con la consapevolezza che tornare indietro sarà sempre più difficile e, stancamente, non mi resta che godere delle 2 settimane di vacanze estive tra suggestioni, ricordi, senza più domandarmi cosa si potrebbe fare per cambiare. Giro questa domanda a chi ci legge, nella consapevolezza che le parole, rimarranno tali, almeno sino alle prossime vacanze.

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